Ceramica grezza e ceramica da tavola bassomedievale dagli scavi sulla Rocca di Rivoli

Cristina La Rocca Hudson

Abstract


La terza fase di occupazione del castello medievale della Rocca di Rivoli Veronese è costituita da un riempimento effettuato per innalzare il piano di calpestio di una costruzione lignea, ed è strettamente databile, in base sia alle fonti scritte sia alle prove archeologiche, tra il 1380 ed il 1410. Vi è pertanto la possibilità di datare con relativa precisione gli oggetti contenuti nel deposito stesso. Oltre a precisazioni cronologiche, il contesto permette di definire la composizione qualitativa e quantitativa del corredo ceramico di una guarnigione militare, e quindi di verificare la diffusione della ceramica fine da tavola in un preciso contesto sociale a cavallo tra il XIV ed il XV secolo. La ceramica fine relativa alla fase trecentesca è costituita da tre tipi: maiolica arcaica; invetriata marrone; graffita arcaica padana. il repertorio decorativo della graffita presente a Rivoli appartiene alla tradizione tipica della pianura padana orientale. Il fatto che questi esemplari mostrino forme e colori di impasto abbastanza diversificati mantenendo le stesse decorazioni, induce a ritenere che non si possano identificare località di produzione soltanto in base alla tipologia delle decorazioni. La presenza di graffita in livelli di quest’epoca sembra inoltre confermare l’ipotesi che solo nella metà del XIV secolo la graffita cominciò ad avere una diffusione capillare, pur comparendo in epoca precedente come ceramica pregiata, in forma di bacini architettonici. Meno precisi sono i dati per la ceramica grezza, dal momento che la fase tardo-trecentesca ha disturbato i depositi precedenti (di VI/VII e XII secolo) e dunque sono qui rappresentati esemplari di ceramica grezza appartenenti a tutte e tre le fasi di insediamento del castello. Per riconoscere e distinguere la ceramica grezza del XIV secolo si sono perciò confrontati i reperti del deposito in esame con quelli provenienti dalla torre e dall’edificio quadrangolare, posto sul pendio più basso della Rocca, entrambi abbandonati sul finire del XII secolo: si tratta di ceramica grezza nota col generico nome di “pettinata” nella forma di pentole a secchiello con una varietà molto limitata, il che sembrerebbe contrastare con la relativa varietà di forme presenti nella ceramica fine da tavola.


Parole chiave


Maiolica arcaica; Invetriata marrone; Graffita arcaica padana; Ceramica grezza da tavola

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