Felice Fracaroli procacciatore di antichità per Andrea Monga

Lanfranco Franzoni

Abstract


Esame di una lettera inedita inviata da un certo Felice Fracaroli al collezionista di antichità Andrea Monga il 20 settembre 1824. Fracaroli informa Monga dell'esistenza di due epigrafi di età scaligera incise nella parete di roccia a lato della strada per Trento in località Chiusa, nei pressi di Volargne. È interessante notare che secondo Fracaroli le epigrafi si sarebbero potute rimuovere e sostituire con un'immagine della Madonna della Neve. Tale sostituzione, già concordata con un cappellano locale, avrebbe avuto lo scopo di non allarmare le autorità locali. La lettera contiene poi la segnalazione di una presunta reliquia di San Carlo Borromeo custodita presso Velo Veronese. Si tratterebbe del letto nel quale il cardinale avrebbe dormito nel 1565 durante un viaggio da Verona a Trento. Fracaroli accenna infine alla possibilità di recuperare alcuni resti dell'obelisco napoleonico di Rivoli Veronese andato distrutto alcuni anni prima.


Parole chiave


Andrea Monga; Felice Fracaroli; Iscrizione scaligera; San Carlo Borromeo; Obelisco napoleonico; Rivoli Veronese

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