La tentata creazione di un beneficio parrocchiale per la comunità di Monte

Abstract

Nel quadro del generale dissolvimento dell’ordinamento pievano, il legato testamentario (1428) con il quale un uomo originario del piccolo centro di Monte dona diversi terreni alla chiesetta locale dipendente dalla antichissima pieve di San Giorgio è all’origine del tentativo di erigere un beneficio curato che garantisse la presenza stabile di un sacerdote in loco. In realtà, né l’esistenza di una sicura base patrimoniale nè gli appelli alle gerarchie ecclesiastiche assicurarono in tempi brevi quell’evoluzione istituzionale che avrebbe condotto la chiesa all’indipendenza, ancora lontana a venire, ed essa rimase a lungo in condizione di soggezione economica e cultuale ad un’altra cappella vicina, anch’essa dipendente dalla matrice.