II. La successione stratigrafica

Mauro Cremaschi

Abstract


Analisi della successione stratigrafica del riparo "G. Solinas" di Fumane.
A un corpo di frana (D), formata da almeno tre eventi franosi determinati da macrogelivazione alternati ad episodi di sedimentazione eolica, colluviale e di pedogenesi, si pongono una serie di 13 unità (A) fortemente antropizzate.
Tenendo in considerazione le date radiocarboniche disponibili (base della struttura di focolare S10 della sottounità A2: UtC-1774 40.000 + 4.000/-3.000 B.P.; sottounità D3b: UtC-1775 31.700 + 1.200/-1100 B.P.) e le caratteristiche degli insiemi litici provenienti dai depositi (A13-A4II: Musteriano; A3-D1d base: Aurignaziano; D1d: Gravettiano o Epigravettiano), la base dell’unità A è da attribuire alla fase finale del primo Pleniglaciale (inizio dello stage isotopico 3), la parte superiore delle unità A e la sottounità D3 rappresenterebbero  l’Interpleniglaciale (parte centrale e terminale dello stage isotopico 3); la sottounità D1c rappresenterebbe il secondo Pleniglaciale, la D3d una fase interstadiale e la grossa frana del D1e una fase fredda del Tardiglaciale. Infine il rendzina sommitale è interpretato come il prodotto della stabilizzazione olocenica dei versanti.

Parole chiave


Riparo Solinas; Riparo Fumane; Musteriano; Aurignaziano; Gravettiano; Epigravettiano

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