Lapicidi veronesi e tecniche di lavorazione del marmo in una controversia alla metà del XVI secolo

Claudio Bismara

Abstract


Sono rari per la città di Verona i documenti relativi alle tecniche esecutive per la produzione di opere architettoniche in marmo. Prendendo le mosse da una controversia del 1565 fra committente e lapicida per l’esecuzione di un portale in marmo, si tracciano preliminarmente i profili biografici di quei lapicidi veronesi che furono chiamati a sostenere davanti al giudice le posizioni delle parti in confitto. Le loro deposizioni giurate rese al processo rimandano agli autori dell’antichità classica e ci consentono di conoscere le tecniche di lavorazione del marmo e i materiali in uso alla metà del XVI secolo per la produzione di colonne lisce e di colonne scanalate, importanti elementi architettonici presenti in moltissimi edifici e altre opere rinascimentali, trovando riscontro con quanto descritto anche nella trattatistica coeva.

Parole chiave


Giovanni Battista Bursi Beroldi; Lorenzo Quaini; Gabriele Malacreda; Bernardino da Caravaggio di Venezia; Agostino di Tomaso; Francesco Rossino Rugoni/Arrigoni; Simone Schiavi; Giacomo di Bartolomeo; Lapicidi veronesi; Marmi veronesi

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