«In ora Pontis de Veia». Il Ponte di Veia in un documento del 1432

Claudio Bismara

Abstract


Poco o nulla si conosce delle vicende medievali del Ponte di Veia, oggi nel Comune di Sant’Anna d’Alfaedo. Lo spoglio sistematico degli atti notarili depositati presso l’Ufficio del Registro di Verona a partire dal 1408 ha portato in luce un contratto di dote del 1432 che elenca fra i beni della sposa molti terreni situati nell’area di Crestena e del ponte naturale di Veia, consentendo in tal modo di delinearne il paesaggio circostante e di ricostruire le vicende della proprietà fin dal tardo Trecento. Oltre a riassumere le fonti letterarie e iconografiche relative al celebre ponte, il saggio traccia poi la successione della proprietà della zona fino alla prima metà del Seicento.


Parole chiave


Atti notarili; Ufficio del Registro; Toponomastica; Ponte di Veia; Paesaggio agrario; Insediamento

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