Ancora su Felice Brusasorzi e la sua discendenza: Santo e Girolamo Creara, Alessandro Turchi, Pasquale Ottino, Giovanni Ceschini

Enrico Maria Guzzo

Abstract


A partire dal 1974 molto è stato scritto su Felice Brusasorzi, artista veronese a capo di una importante bottega di pittori attivi a cavallo tra Cinque e Seicento: il presente contributo segnala alcune novità emerse nel recente mercato dell’arte, dove Felice e i suoi allievi Santo Creara, Alessandro Turchi e Pasquale Ottino sono abbastanza noti, anche se non mancano ancora gli scambi attributivi. Creara è il pittore che più di tutti rimane legato alla cultura cinquecentesca del maestro, come dimostrano alcuni raffinati dipinti eseguiti su lavagna come Diana con le ninfe: nella produzione matura è a capo di una grossa bottega dove è attivo anche suo fratello Girolamo, di cui è emerso un dipinto firmato in una collezione croata. Altri inediti riguardano i più giovani e innovatori Alessandro Turchi (nel momento del suo esordio a Roma dove punta ad impressionare i nuovi committenti grazie alla preziosità dei materiali usati, il rame e la pietra di paragone), e Pasquale Ottino. L’ultima nota riguarda Giovanni Ceschini considerato dalle fonti come allievo di Alessandro Turchi e qui presentato come autore di ritratti.


Parole chiave


Felice Brusasorzi; Santo Creara; Alessandro Turchi; Pasquale Ottino; Giovanni Ceschini; Verona; XVI-XVII secolo

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Studi Veronesi
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