«In pertinentia de Fanis»: paesaggio e società nel territorio di Fane tra 1408 e 1420

Claudio Bismara

Abstract


Sono di difficile consultazione le fonti veronesi che consentono di descrivere le caratteristiche del paesaggio rurale e le tendenze della proprietà – e, in generale, della società veronese - in epoca tardo medievale. Attraverso lo spoglio sistematico e l’analisi degli atti notarili depositati presso l’Ufficio del Registro di Verona a partire dal 1408, il saggio tenta innanzitutto di ricostruire la toponomastica, le caratteristiche del paesaggio agrario e degli insediamenti di un villaggio dell’alta Valpolicella - Fane di Negrar - fra 1408 e 1420. Per lo stesso periodo, vengono evidenziati poi gli interessi del ceto cittadino nell’area e il fenomeno dell’inurbamento di alcune famiglie, specie per i notai Da Fane. Sono infine analizzate brevemente alcune caratteristiche della società rurale attraverso i contratti di dote e le disposizioni testamentarie dei residenti, con l’Identificazione del Santo titolare della chiesa del piccolo borgo.


Parole chiave


Atti notarili; Ufficio del Registro; Toponomastica; Paesaggio agrario; Insediamento; Società rurale; Tomaso da Fane notaio; Sant’Antonino di Apamea martire

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