«Giusto essendo che impedite ai benestanti le vendite al minuto»: conflitti tra Arte degli osti e nobiltà a Verona nel corso del XVIII secolo

Valeria Chilese

Abstract


Nel 1755 Orsola Boschetti viene sorpresa a vendere vino senza aver ottenuto una regolare licenza. Il cavaliere prefettizio Zuanne Ramponi raccoglie testimonianze contro di lei e le deposita presso la Cancelleria fiscale di Verona, verosimilmente in previsione di un processo. La vicenda diviene il punto di partenza per un’analisi della conflittualità esistente tra l’arte degli osti e i nobili veronesi: i primi, attenti a preservare i diritti di vendita; i secondi intenzionati ad erodere spazi, sia per il rifornimento delle botteghe cittadine che per la vendita al dettaglio.


Parole chiave


Corporazioni; Osti; Vino

Full Text

PDF

Refback

  • Non ci sono refbacks, per ora.


Copyright (c) 2021 Valeria Chilese





______
Studi Veronesi
Online ISSN 2532-0173
Print ISSN 2531-9949
Via Vaio, 27 - 37022 FUMANE (VR) - redazione@veronastoria.it